Trasferirsi dall'altra parte del mondo significa sperimentare una serie di nuove esperienze, tra queste c'è anche l'entrare in contatto con nuovi artisti, nuovi soggetti, nuove prospettive.
Qui di seguito alcune immagini di due artisti che mi hanno piacevolmente colpito durante la mia visita alla National Gallery of Victoria di Melbourne: Sidney Long, painter australiano influenzato profondamento dallppart nuveau, e Maynard Dixon, artista americano che agli inizi del '900 riscoprì il vecchio "West".
sabato 3 dicembre 2011
sabato 19 novembre 2011
Hiroshi Yoshida
Artista giapponese dalle forti influenze occidentali, Hiroshi Yoshida diventa noto nei primi del novecento grazie alle sue stampe e ai suoi acquerelli raffiguranti paesaggi di tutto il mondo.
Ispirato dal suo amore per la montagna (era infatti un appassionato scalatore)e per il mare, Yoshida ha realizzato opere ammalianti e poetiche che hanno conquistato il cuore di molti cultori dell'arte in particolare americani.
domenica 6 novembre 2011
fotoricordo
martedì 1 novembre 2011
lunedì 31 ottobre 2011
Ben Howard - Old pine
Immagina una surfata in un pomeriggio autunnale, stai tornando indietro e stai provando a rivedere le linee che hai fatto in acqua, le traiettorie e gli errori, ci provi ma poi ti perdi a pensare al sole che ti illuminava il viso e quasi non ti faceva vedere la line up, e poi pensi a quel tuo amico che non vedevi da tanto e con il quale hai condiviso due ore di puro benessere fisico e mentale..
questa canzone è la colonna sonora dei tuoi pensieri
domenica 30 ottobre 2011
Riflessione 1
Quando arrivo all'aeroporto devo ammettere che sono felice, vedo in lontananza i miei genitori e quel coso peloso che è il mio cane che fa già salti alti un metro e mezzo. Sono le due del pomeriggio. Già dopo poche ore sento che manca qualcosa, mi aggiro svogliato e nullafacente per casa, cercando rifugio tra un libro di Follet e la filosofia di Antonio Gramsci su wikipedia.
Penso all'Australia, è quasi tutto a posto, anzi no, devo fare la carta d'identità, è ridotta peggio della mappa del tesoro in un cartone per bambini. Esco, cogliendo al volo la scusa per farmi un giro, e mi dirigo verso Sampierdarena bassa. E' da un anno quasi che non metto piede in quella zona di Genova.
Le case paiono più scolorite del solito, sarà forse per quel bel sole autunnale che a Genova è in grado di regalare giornate dal sapore estivo, o sarà perchè stanno realmente invecchiando come le persone che le abitano.
La lunga strada che costeggia il porto merci è invasa da macchine da entrambi i lati della carreggiata, tonnellate di metallo accalcate sotto i portoni delle case.
Arrivo in comune, entro.
Tre donne stanno chiaccherando all'ingresso, immagino che siano le vittime delle code chilometriche tipiche degli uffici comunali. Mi sbaglio. Sono tre dipendenti.
Prendo il biglietto ed entro. E' come un flashback. All'improvviso mi sembra di essere a Tunisi, i muri bianchi che perdono vistosi pezzi di intonaco, fogli di carta ingialliti appesi alla meno peggio ai muri per indicare i servizi offerti, vecchi manifesti di eventi culturali dalla grafica in voga nei primi anni '90, quando c'era ancora qualche soldo da sputtanare.
Penso a Londra, alle belle case di Hampstead, al canale di Little Venice, al parco di Regent e alle ville dell'outer circle.
Esco, un poliziotto mi vede salire in macchina. Mi guarda e mi fa una battuta sul mio posteggio sgangherato, sorride e se ne va.
Ripenso a Londra. Quella non è la realtà, è una città che vive di pezzi di carta che promettono cose che forse un giorno esisteranno, dove i ragazzini fanno la rivoluzione per avere una tv al plasma, dove il carnevale ha il retrogusto del ghetto.
Nei giorni sucessivi rivedo amici e conoscenti, parlo di mutui da strozzini, contratti determinati che si ripetono senza soluzione di continuità, disatstri naturali che mettono in ginocchio il levante ligure.
Eppure nella tristezza della situazione italiana c'è tanta dignità e voglia di andare avanti.
"Non avrò più un soldo in banca ma almeno avrò una casa mia, mi va bene così.."
"Mi lasciano a casa per potermi rifare il contratto a tempo determinato, un anno, forse, sto lavorando bene, mi terranno.."
"Domani mattina partiamo per le cinque terre con la protezione civile, andiamo a dare una mano.."
E' un bagno nella realtà, mi rinfresca, mi ricorda da dove vengo, cos'è l'Italia, dove devo andare. Mi sento un pò vigliacco, ma so che tornerò.
Magari ciò che manca qua è solo una gioventù più sognatrice.
Forse, ma i sogni sono cari.
Penso all'Australia, è quasi tutto a posto, anzi no, devo fare la carta d'identità, è ridotta peggio della mappa del tesoro in un cartone per bambini. Esco, cogliendo al volo la scusa per farmi un giro, e mi dirigo verso Sampierdarena bassa. E' da un anno quasi che non metto piede in quella zona di Genova.
Le case paiono più scolorite del solito, sarà forse per quel bel sole autunnale che a Genova è in grado di regalare giornate dal sapore estivo, o sarà perchè stanno realmente invecchiando come le persone che le abitano.
La lunga strada che costeggia il porto merci è invasa da macchine da entrambi i lati della carreggiata, tonnellate di metallo accalcate sotto i portoni delle case.
Arrivo in comune, entro.
Tre donne stanno chiaccherando all'ingresso, immagino che siano le vittime delle code chilometriche tipiche degli uffici comunali. Mi sbaglio. Sono tre dipendenti.
Prendo il biglietto ed entro. E' come un flashback. All'improvviso mi sembra di essere a Tunisi, i muri bianchi che perdono vistosi pezzi di intonaco, fogli di carta ingialliti appesi alla meno peggio ai muri per indicare i servizi offerti, vecchi manifesti di eventi culturali dalla grafica in voga nei primi anni '90, quando c'era ancora qualche soldo da sputtanare.
Penso a Londra, alle belle case di Hampstead, al canale di Little Venice, al parco di Regent e alle ville dell'outer circle.
Esco, un poliziotto mi vede salire in macchina. Mi guarda e mi fa una battuta sul mio posteggio sgangherato, sorride e se ne va.
Ripenso a Londra. Quella non è la realtà, è una città che vive di pezzi di carta che promettono cose che forse un giorno esisteranno, dove i ragazzini fanno la rivoluzione per avere una tv al plasma, dove il carnevale ha il retrogusto del ghetto.
Nei giorni sucessivi rivedo amici e conoscenti, parlo di mutui da strozzini, contratti determinati che si ripetono senza soluzione di continuità, disatstri naturali che mettono in ginocchio il levante ligure.
Eppure nella tristezza della situazione italiana c'è tanta dignità e voglia di andare avanti.
"Non avrò più un soldo in banca ma almeno avrò una casa mia, mi va bene così.."
"Mi lasciano a casa per potermi rifare il contratto a tempo determinato, un anno, forse, sto lavorando bene, mi terranno.."
"Domani mattina partiamo per le cinque terre con la protezione civile, andiamo a dare una mano.."
E' un bagno nella realtà, mi rinfresca, mi ricorda da dove vengo, cos'è l'Italia, dove devo andare. Mi sento un pò vigliacco, ma so che tornerò.
Magari ciò che manca qua è solo una gioventù più sognatrice.
Forse, ma i sogni sono cari.
Amazing moleskine artwork
lunedì 10 ottobre 2011
The Woodlands
Fantastic duo, Hannah e Samuel sono marito e moglie, voce e chitarra, magic and melody.
Acoustic folk ispirato.
domenica 9 ottobre 2011
John Martin
domenica 27 marzo 2011
martedì 4 gennaio 2011
Chopsticks tree
Come si suol dire in questo post colgo due piccioni con una fava.
Il primo piccione si chiama bloguerrilla.it ed è un interessante sito di guerrilla marketing nel quale potrete trovare alcune delle idee più folli e geniali scaturite da artisti ed esperti di marketing di tutto il mondo.
Il secondo piccione si chiama stupidità ed è una delle doti più facilmente accumunabili all'essere umano, basta dare un occhiata ad uno degli ultimi post pubblicati proprio da bloguerrilla!
In questo viene infatti trattato il tema delle bacchette di legno con le quali mangiano i cinesi (ma anche giapponesi, vietnamiti, taiwanesi e molti altri) le quali sono spesso e volentieri, 'anvedi la furbata, usa e getta!!!!
Ciò vuol dire che visti i numeri di questo popolo nel giro di 20 anni le foreste saranno completamente sparite dalla Cina (cioè da gran parte della superficie terrestre date le dimensioni di questa nazione).
Forse sarebbe l'ora di trovare qualche alternativa, se no si fa tutti la fine degli abitanti dell'isola di Pasqua!!
Meditate e intanto godetevi il lavoro fatto da questi ragazzi di Shangai che per mettere in guardia la gente riguardo questo problema hanno realizzato un albero composta da migliaia di bacchette usate nei ristoranti!
Il primo piccione si chiama bloguerrilla.it ed è un interessante sito di guerrilla marketing nel quale potrete trovare alcune delle idee più folli e geniali scaturite da artisti ed esperti di marketing di tutto il mondo.
Il secondo piccione si chiama stupidità ed è una delle doti più facilmente accumunabili all'essere umano, basta dare un occhiata ad uno degli ultimi post pubblicati proprio da bloguerrilla!
In questo viene infatti trattato il tema delle bacchette di legno con le quali mangiano i cinesi (ma anche giapponesi, vietnamiti, taiwanesi e molti altri) le quali sono spesso e volentieri, 'anvedi la furbata, usa e getta!!!!
Ciò vuol dire che visti i numeri di questo popolo nel giro di 20 anni le foreste saranno completamente sparite dalla Cina (cioè da gran parte della superficie terrestre date le dimensioni di questa nazione).
Forse sarebbe l'ora di trovare qualche alternativa, se no si fa tutti la fine degli abitanti dell'isola di Pasqua!!
Meditate e intanto godetevi il lavoro fatto da questi ragazzi di Shangai che per mettere in guardia la gente riguardo questo problema hanno realizzato un albero composta da migliaia di bacchette usate nei ristoranti!
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